IL VALORE DEGLI OLI ESSENZIALI: INTERVISTIAMO MARCO VALUSSI – PARTE 1

Qualche tempo fa, a Milano, abbiamo incontrato il Dottor Marco Valussi, specializzato in Fitoterapia e distillazione di oli essenziali. Insieme al Dottor Valussi, abbiamo discusso il valore economico e sociale degli oli essenziali e molto altro ancora. Scopriamo insieme l’intervista!

Il Dottor Marco Valussi è laureato in Fitoterapia, specializzato nella distillazione di oli essenziali e da anni si occupa di progetti di sviluppo in numerose zone del mondo. È comunicatore, autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed esperto di piante officinali. Inoltre, è referente italiano per la EHPA (European Herbal Practitioners Association) e membro del comitato scientifico del SISTE (Società Italiana Scienze e Tecniche Erboristiche). 

Qui di seguito, trovate la prima parte dell’interessante intervista che ci ha rilasciato Marco Valussi. Si parla di progetti di sviluppo, dell’importanza che gli oli essenziali rivestono per alcune popolazioni e del sapere etnobotanico di cui spesso si fa poco cenno ma che è scrigno per tesori inestimabili.
Restate con noi per la seconda parte del video e buona lettura! 

Dottor Valussi, ci racconta com’è nato l’interesse per le piante, per la fitoterapia e per l’etnobotanica e quali sono state le tappe della sua formazione?

È stata piuttosto complicata e convoluta. Ho iniziato studiando Scienze Forestali all’Università di Padova però, ad un certo punto del mio percorso accademico,  ho scelto di andare a vivere in Inghilterra per varie ragioni. Quando ero a Londra, ho cominciato a studiare gli oli essenziali perché nei primi anni novanta era piuttosto in voga l’aromaterapia associata al massaggio, e io avevo un interesse per gli oli essenziali, scoperti già quando ero a Padova, nella mia facoltà. Così, sono tornato ad occuparmene. Sempre in quegli anni, è stata istituita la prima laurea di fitoterapia in Inghilterra e quindi ho pensato di iscrivermi. Dopo la laurea, sono rimasto in Inghilterra per qualche anno, prima di tornare in Italia.

Oggi abbiamo parlato di oli essenziali come prodotti finiti e abbiamo molto discusso dei loro utilizzi. Ci piacerebbe fare un passo indietro, soprattutto perché abbiamo scoperto che lei si è occupato di molti progetti di sviluppo in varie zone del mondo. Può accadere che per alcune popolazioni, la distillazione degli oli essenziali possa rappresentare un valore aggiunto al proprio sviluppo sia economico che sociale?

Sì. Sono dell’idea che l’industria degli oli essenziali possa essere un volano importante per molti paesi in via di sviluppo. È un fatto: la maggior parte degli oli che si trovano oggi sul mercato viene già da queste aree, per ragioni principalmente economiche, più o meno etiche, che dipendono spesso dalle basse paghe dei lavoratori di queste aree in cui gli oli vengono venduti a prezzi molto minori. Questo fa sì che la produzione di oli, al contrario di quanto accada in Europa, sia diventata un settore economico molto importante per questi Paesi. Tutto ciò è stato possibile anche perché, pur essendo un processo che porta alla realizzazione di un prodotto concentrato, ad alto valore aggiunto e che può portare benessere economico, gli oli essenziali sono ottenibili con processi semplici, sempre migliorabili ma di facile realizzazione. La distillazione degli oli essenziali può certamente essere una via molto utile anche dal punto di vista sociale perché serve, ad esempio, a far risaltare nelle stesse popolazioni locali l’importanza del proprio sapere etnobotanico, estremamente sofisticato, che può risultare per noi molto utile…

L’intervista continua nella seconda parte: restate con noi!

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