INVECCHIAMENTO DEI CAPELLI: CAUSE E RIMEDI

Notevole è il fatto che nell’uomo è innato, e quindi realmente istintivo, un certo rispetto dinanzi ai capelli bianchi. Le rughe, che sono un segno molto più sicuro della vecchiaia, non suscitano per nulla tale rispetto: non si parlerà mai di rughe venerabili, ma sempre di canizie venerabile.
(Arthur Schopenhauer)

Ebbene sì: non invecchia soltanto la pelle. Col passare del tempo invecchiano anche i capelli! Se consideriamo l’importanza dell’aspetto dei capelli nella percezione estetica, riguardo l’età e lo stato di salute dell’individuo, possiamo facilmente immaginare l’impatto che può avere l’invecchiamento dei capelli sull’autostima e sulla qualità di vita delle persone (1).
Da anni, siamo abituati alla pubblicizzazione di tantissimi trattamenti estetici e cosmetici rivolti al miglioramento delle qualità strutturali e dell’aspetto della nostra pelle. Tuttavia, abbiamo raggiunto la consapevolezza che se non agiamo anche verso un miglioramento dei capelli, non saremo in grado di ottenere il massimo dei risultati auspicati per il nostro aspetto esteriore.
Capelli folti e brillanti sono considerati sinonimo di giovinezza ma, col passare del tempo, tendono a diventare sempre più radi, sottili, fragili e opachi. Considerando che l’età media tende ad innalzarsi (dagli ultimi dati, l’aspettativa di vita media planetaria è di 71,5 anni), il benessere dei capelli sta diventando un tema molto caro, soprattutto per le donne, da sempre particolarmente sensibili ai cambiamenti legati all’aspetto e alla caduta dei capelli.

MA QUALI SONO LE CAUSE DELL’INVECCHIAMENTO DEI CAPELLI?

Quando parliamo di invecchiamento dei capelli, dobbiamo considerare che: sia la cute che il fusto del capello sono soggetti all’invecchiamento fisiologico e a molti fattori esterni che, talvolta, possono determinare un invecchiamento prematuro. È proprio la somma di questi due fattori a determinare la manifestazione clinica del capello maturo. (3)

Queste due componenti agiscono in modo diverso tra cute e follicolo. I meccanismi genetici o epigenetici sono soprattutto a carico del follicolo, in cui si può verificare una diminuzione dell’attività dei melanociti, che porta ad un ingrigimento precoce o una diminuzione della funzionalità dei follicoli, che può causare l’alopecia androgenetica o l’alopecia senescente. I fattori estrinseci invece, sono legati all’ambiente in cui viviamo. Facciamo un esempio: inquinamento ambientale, radiazioni UV, fumo e dieta colpiscono soprattutto il fusto dei capelli. (2)

Analizziamoli più da vicino!

FATTORI INTRINSECI

Tra i fattori intrinseci che determinano l’invecchiamento dei capelli, ci sono: metabolismo, stato nutrizionale e dieta, cambiamenti a livello del ciclo di vita del follicolo, differenze di razza e di genere, livelli ormonali e cambiamenti legati all’età. (3)

L’invecchiamento fisiologico dei capelli è causato dall’accumulo di danni a carico del DNA, a livello delle cellule staminali del follicolo pilifero. Ne consegue una degradazione del collagene XVII. Questo comporta un’interruzione del processo di differenziazione del follicolo e quindi una riduzione delle sue dimensioni, come si verifica nell’alopecia androgenetica. (1)

Queste stesse azioni si verificano anche in follicoli geneticamente predisposti che subiscono l’azione degli ormoni androgeni, favorendo la formazione di capelli sottili. (1)

Di memorie d’amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella.
(Leah Goldberg)

Il processo di incanutimento è considerato, spesso, il primo segno di maturità dei capelli. Il colore dei capelli, tuttavia, dipende unicamente dalla presenza di melanina, la cui produzione varia a seconda della fase in cui si trova il follicolo: durante il telogen, la fase di caduta del capello la cui durata aumenta all’aumentare dell’età, la sintesi di melanina si blocca, rendendo i capelli sempre più privi di colore, quindi piano piano grigi per poi diventare bianchi. (3)

Il cambiamento del colore dei capelli è indipendente dal sesso e dal colore naturale, ma mentre i primi fili grigi compaiono nell’uomo a livello delle basette e delle tempie, nella donna questo accade lungo l’attaccatura dei capelli. Solitamente, alla soglia dei 50 anni, circa il 50% della popolazione ha i capelli grigi e si parla di incanutimento prematuro, se questo avviene prima dei 20 anni per i soggetti Caucasici, e prima dei 30 anni per i soggetti Africani. (2)

Il processo dell’incanutimento è ancora poco chiaro: sappiamo che c’è un’origine genetica e di familiarità, ma può anche essere determinato da patologie autoimmuni, malnutrizione, carenza di ferro, rame e vitamina B12, disordini metabolici come fenilchetonuria e omocistinuria o l’assunzione di particolari farmaci. (3)

Si ipotizza che nei capelli grigi possa verificarsi una riduzione della sintesi e del trasferimento della melanina dai melanosomi ai cheratinociti, in grado di determinare, quindi, una progressiva assenza di melanociti a livello del bulbo pilifero. (2)

Questo cambio nella struttura delle fibre dei capelli determina modifiche sia a livello del fusto del capello, che è più ruvido e più resistente ai trattamenti di styling, sia a livello del follicolo. Infatti, l’alterazione del trasferimento della melanina comporta una diminuzione del turnover dei cheratinociti e una loro diversa differenziazione. Questo porta a una maggiore sintesi della parte corticale rispetto a quella midollare e quindi alla formazione di una cavità interna lungo la fibra. (2)

FATTORI ESTRINSECI

All’interno di questa categoria possiamo raggruppare tutti quei fattori che hanno un’azione cumulativa sulla struttura dei capelli e che determinano una progressiva degenerazione del fusto del capello. Abbiamo, tra questi: raggi UV, umidità, vento e inquinanti atmosferici. (1)
Come per la pelle, il sole ha effetti negativi anche sui capelli: l’invecchiamento indotto dal sole provoca un aumento della loro porosità, una diminuzione della resistenza meccanica e un aumento dell’effetto crespo. (1)
La conseguenza è che si ottengono capelli più secchi, fragili e duri a causa di una minore capacità di legare l’acqua. (2) Questi effetti sono mediati dalla rottura dei ponti disolfuro, dalla degradazione del triptofano, dalla lipoperossidazione lipidica e dalla formazione di acido cistico: tutte reazioni che interessano la struttura chimica del capello e che portano a una modifica della sua struttura biochimica e anatomica e, di conseguenza, anche funzionale. (2)
Alla base di queste azioni ci sono i radicali liberi generati dalle radiazioni ultraviolette (1) che, degradando gli aminoacidi più esterni della cuticola, favoriscono la penetrazione dei raggi UV nella corteccia. In particolare, i raggi UVB rimangono più superficiali e sono i principali responsabili della perdita di proteine strutturali, mentre gli UVA penetrano più in profondità, nella corteccia, alterando il colore dei capelli. (2)
A questo proposito, ricordiamo che la melanina serve ad assorbire la radiazione solare e a dissipare la sua energia come calore, conferendo protezione alle proteine strutturali. Se sottoposta per lungo tempo ai raggi UV, però, si degrada esponendo i capelli ai danni indotti dal sole. A sorbirne l’effetto sono, in particolare, i capelli più chiari poiché possiedono un contenuto maggiore di eumelanina, meno fotostabile. (2)

Oltre a questi fattori, dobbiamo includere anche tutti i trattamenti chimici, cosmetici e meccanici sul capello (3): permanenti, colorazioni e stiramenti, alterano i ponti disolfuro tra le catene di cheratina e ne indeboliscono la struttura. L’effetto di queste manipolazioni sul fusto del capello si notano maggiormente nel gruppo afroamericano rispetto a quello di asiatici e caucasici, a causa del largo uso di espedienti per lisciare i capelli. (2)

La struttura del capello, in particolare la corteccia e la cuticola del capello, contribuisce a formare una barriera meccanica protettiva che conferisce forza e resistenza contro gli effetti indotti dagli agenti esterni. A livello cutaneo, è lo strato di sebo che riveste il follicolo che agisce proteggendo i capelli dallo sfregamento. La rimozione di questo strato protettivo mediante lavaggi quotidiani, rende i capelli più secchi, li carica elettrostaticamente, rendendoli più soggetti alla frizione, e porta le cuticole ad essere più vulnerabili all’abrasione. Inoltre, si formano delle fessurazioni longitudinali che espongono la corteccia a fratture e alle temute doppie punte. (2)

CURIOSITÀ quando si pettinano i capelli bagnati si applica, a livello della cute, una forza che indebolisce i capelli e favorisce la formazione di doppie punte. Per questo motivo è meglio pettinare i capelli una volta asciutti: in questo modo, infatti, la forza applicata con il pettine è distribuita in modo migliore sulle lunghezze, più che sulla cute. (2) Una soluzione per evitare che questo accada, potrebbe essere quella di applicare un olio-preshampoo che lubrifichi la cute, renda i capelli più maneggevoli e più facili da pettinare e li protegga dall’azione di shampoo e asciugatura. Infatti, anche l’asciugatura e l’utilizzo di piastre possono “cuocere” le fibre del capello: nell’osservazione con il microscopio si nota la formazione di bolle o microcavità generate dall’evaporazione dell’aria indotte dalle alte temperature che raggiungono questi dispositivi (2).

Il fumo e lo stress hanno effetti negativi sulla crescita dei capelli. (1)
In particolare, il fumo altera il ciclo di vita del follicolo agendo su più fronti: danni a carico del DNA del follicolo pilifero, alterazioni della vascolarizzazione del follicolo, modifiche dell’assetto di enzimi vitali per il follicolo oppure tramite il rilascio di citochine proinfiammatorie, che inducono una microinfiammazione cronica del follicolo che porta a un peggioramento del suo stato di salute. (2)
Anche la dieta influisce nella quantità e nella qualità dei capelli: proteine, sali minerali e vitamine sono fondamentali per la crescita dei capelli e per limitare i danni provocati da stress ossidativo e infiammazioni a livello del follicolo. (1)

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’INVECCHIAMENTO DEI CAPELLI?

Tutti i fattori che determinano l’invecchiamento dei capelli possono portare a conseguenze diverse sul capello: mentre l’invecchiamento fisiologico fra apparire i capelli opachi, grigi, sottili e crespi, gli agenti esterni agiscono sul capello rendendolo secco, ruvido, con le estremità rovinate e doppie punte (in dermatologia la presenza di doppie punte viene definita tricoptilosi). (3)

In pratica però, tutti questi fattori si sommano tra loro e l’aspetto dei capelli invecchiati si riassume in capelli più fini, fragili, opachi e che iniziano a diradarsi. Diversi studi scientifici confermano che la densità dei capelli e il diametro del fusto raggiungono il picco intorno ai 27-30 anni, per poi diminuire gradualmente ma incessantemente. Se la densità dei capelli si abbassa al di sotto dei 250 cm2 si inizia a parlare di alopecia. (1)

FONTI

  1. Jusleen Ahluwalia, Sabrina G. Fabi. 2019 The psychological and aesthetic impact of age‐related hair changes in females. J Cosmet Dermatol.; 1–9.
  2. Chandrashekar IADLV Textbook of Trichology Jaypee Brothers,Medical Publishers Pvt. Limited.
  3. Maddy Austin John, Tosti Antonella. 2017 Hair and Nail Diseases in the Mature Patient, Clinics in Dermatology.

FOTO

  • Unsplash.

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