PROFUMI: QUANDO LA NATURA CI METTE IL NASO

La Natura è il primo “naso” della storia, vera creatrice di fragranze pure ed inimitabili. A noi, che amiamo utilizzare materie prime naturali, sta il compito di conoscerle, rispettarle ed imparare a utilizzarle per creare nuovi accordi da legare alle nostre emozioni e ai nostri ricordi.

I profumi sono una chiave d’accesso privilegiata ai nostri ricordi. Se dico gelsomino, lenzuola pulite o neonato, ad ognuno di voi arriverà un’immagine, un’emozione, un ricordo olfattivo.

Il profumo fa parte della nostra quotidianità. Scegliamo profumi per esprimere chi siamo, per sentirci diversi o per condividere un’emozione con chi entrerà nel nostro “spazio olfattivo”.
Un profumo ci avverte, ci rassicura, ci racconta una storia, descrive un’identità o richiama un luogo lontano della memoria e del mondo.
La Natura è la fonte più ricca di materie prime odorose e per millenni ha sviluppato e combinato un’infinità di molecole aromatiche che ancora oggi continuano a stupirci e a sedurci.

Attraverso i secoli le fragranze hanno sempre evocato fascino, magia, mistero. La parola profumo viene da “per fumum”: era “attraverso il fumo” di piante aromatiche bruciate che si faceva un’offerta per compiacere gli Dei prima di ogni rituale religioso. Il mestiere di “naso” (in gergo il creatore di profumi) nasce quindi più di 4000 anni fa e i laboratori di essenze, gestiti da sacerdoti e speziali, sorgevano vicino ai templi. Il tempio di Edfu, in Egitto, riporta sulla facciata esterna ben venti secoli di formule per ogni tipo di uso perché le miscele di fragranze erano un patrimonio prezioso per tutta la comunità.

La profumeria e la cosmesi certificata, che utilizzano solo ed esclusivamente ingredienti di origine naturale, hanno a disposizione un vasto e meraviglioso laboratorio per la composizione olfattiva, proveniente da ogni paese del mondo.
Troviamo, ad esempio, i “fiori nobili”, che rappresentano il cuore della profumeria femminile e le mille sfaccettature della seduzione: dal gelsomino di Grasse (che si coltiva nell’omonima cittadina provenzale dal 1560 e che rappresenta la base del celebre Chanel n°5) alla rosa turca, dalla mimosa australiana all’intenso e opulento ylang ylang indonesiano.

Il fiore dell’Iris florentina (il giglio fiorentino) originariamente coltivato nella regione del Chianti, ci regala la sua nobile fragranza non dai petali bensì dalla radice (il rizoma), da cui si ottiene il prezioso e costoso “burro di Iris”: da 1000 Kg di rizoma fresco si ottengono appena 2 litri di essenza. Ma anche a bassi dosaggi, l’Iris naturale ha il potere di conferire un tocco delicato e nostalgico, un fascino romantico e inimitabile definito “cipriato”.

In questa carrellata di fiori, non poteva mancare la Vaniglia, un’orchidea che fornisce sfumature calde, morbide e gourmande in base alla tecnica di estrazione. Una curiosità è legata proprio al suo bacello che nasce a seguito di un’impollinazione molto particolare. Originaria del Messico, l’impollinazione avveniva grazie ad un insetto di cui non si conosceva l’operato, motivo per cui quando Re Luigi XIV tentò di trasferirla in Madagascar, non vi riuscì.

Fu un giovane schiavo dell’isola di Bourbon a scoprire il segreto della fecondazione della vaniglia e introdusse un delicato sistema di impollinazione a mano, che necessita di essere eseguito al mattino presto, di fiore in fiore, prima che le orchidee (che vivono solo qualche ora) sfioriscano.
Tutto ciò rende la vaniglia particolarmente rara e preziosa.

Se state pensando di regalare un profumo per questo Natale 2020, allora potreste valutare l’idea di acquistarne uno naturale. Di recarvi in una piccola bottega, o nella vostra profumeria di fiducia, e di lasciarvi guidare dai vostri sensi alla ricerca delle note perfette per le persone che amate.

Attraverso il profumo, specialmente se naturale, passano ricordi ed emozioni. Buona scelta!

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