CUTE CARNOSA: DI COSA SI TRATTA?

Avete mai sentito parlare di cute carnosa? Attraverso questo articolo andremo alla scoperta di una tipologia di pelle molto diffusa. Scopriamo insieme di cosa si tratta!

Il termine cute carnosa si riferisce a una tipologia di pelle caratterizzata da sbocchi infundibolari – vengono chiamate così le zone sommitali dei follicoli cutanei – facilmente visibili perché dilatati. La cute carnosa si riconosce perché i bordi degli sbocchi infundibolari, a volte, disegnano una maglia reticolare molto in evidenza, con depressioni puntiformi o poligonali corrispondenti all’apertura del follicolo. (1)
Viene definita cute carnosa perché l’aspetto è quello di una cute più spessa del normale e si osserva soprattutto sulle guance, ma può essere evidente anche in tutte le aree seborroiche, come fronte e mento. Talvolta la cute carnosa risulta comune in tutta la pelle, soprattutto nei soggetti obesi. In alcuni casi può essere legata all’iperattività delle ghiandole sebacee, quindi accompagnata da comedoni e oleosità della pelle. (1)

QUALI SONO LE CAUSE DELLA SUA FORMAZIONE?
La patogenesi della cute carnosa non è chiara ed è determinata sia da fattori endogeni che esogeni, quindi interni oppure esterni.

Si ritiene che alla base di questo disturbo vi sia una predisposizione genetica all’accrescimento del follicolo del pilo sebaceo, indotto dagli ormoni sessuali (ipotesi suggerita dalla frequente comparsa di cute carnosa in pubertà e dalla familiarità del disturbo). Si è visto che maggiore è la produzione di sebo, maggiore è la dimensione del poro (4). Ci sono, poi, fattori che influiscono negativamente sulla dimensione dei pori come, ad esempio: sesso, età – la perdita di elasticità che si ha in età adulta determina un aumento del numero e della dimensione dei pori (4) –, livelli ormonali e acne. (2)

Inoltre, si sono evidenziate anche differenze legate all’etnia: le donne asiatiche manifestano pori più piccoli e con una densità molto minore rispetto ai soggetti africani che, invece, dimostrano pori più grandi e numerosi (3).
I soggetti di etnia caucasica presentano pori della stessa dimensione rispetto ai soggetti ispanici e afroamericani, ma sono presenti in percentuale minore (5).

COME SI FORMA LA CUTE CARNOSA?
L’evento cruciale alla base della formazione dei pori molto evidenti è l’ipercheratinizzazione della porzione infundibolare, quindi terminale, del follicolo pilosebaceo. Questo determina un’alterazione della struttura dermica e quindi un aumento dello spessore dell’epidermide. (2)

TRATTAMENTO COSMETICO PER LA CUTE CARNOSA
Dal punto di vista cosmetico, il trattamento della cute carnosa viene effettuato con l’utilizzo di tonici astringenti, maschere adsorbenti o leggeri esfolianti che aiutano a mitigare l’aspetto cutaneo. Tuttavia, è bene ricordare che, essendo questa una caratteristica peculiare di alcuni individui, non è molto suscettibile di modificazioni.

ps: i nostri racconti sono tutti frutto di uno studio attento e dettagliato delle fonti. Nel caso in cui trovassi inesattezze oppure desiderassi puntualizzare qualcosa, ti invitiamo a scriverci: non siamo qui per insegnare soltanto ma per imparare soprattutto, insieme!

FONTI

  1. Caputo, M.Monti, 1995 Manuale di dermocosmetologia medica, Raffaello Cortina Editore, 239-244;
  2. Patricia M. B. G. Maia Campos, Maisa O. Melo, Daiane G. Mercurio, 2019. Use of Advanced Imaging Techniques for the Characterization of Oily Skin. Frontiers in Physiology, 10:254;
  3. Dawnielle C.Endly,Richard A. Miller 2017. Oily Skin: a review of treatment Options. J Clin Aesthet Dermatol., 10(8):49–55;
  4. BY Kim, JW Choi, KC Park,SW Youn, 2011. Sebum, acne, skin elasticity, and gender difference – which is the major influencing factor for facial pores? Skin Research and Technology, 0: 1–9.
  5. Yoriko Sugiyama-Nakagiri, Keiichi Sugata, Akira Hachiya, Osamu Osanai, Atsushi Ohuchi, Takashi Kitahara 2009. Ethnic differences in the structural properties of facial skin. Journal of Dermatological Science 53; 135–139.

FOTO

  • Unsplash.

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