I 10 STRUMENTI + 1 INDISPENSABILI NEL NOSTRO LABORATORIO COSMETICO

Vi siete mai chiesti quali siano i 10 strumenti +1 più indispensabili,  per chi lavora in laboratorio cosmetico? Come nascono i nostri cosmetici preferiti? Sembra una domanda banale ma generalmente, quando acquistiamo i prodotti che utilizziamo ogni giorno sulla nostra pelle, ci chiediamo raramente con quali strumenti sia stato possibile ottenerli.
Ecco dunque i 10 strumenti +1, indispensabili in laboratorio, scelti con l’aiuto di Ilaria, cosmetologa di GALA da più di dieci anni. Buona lettura!

BILANCIA

Tra gli strumenti indispensabili da laboratorio, non possiamo non menzionare le bilance, nostre compagne fedeli. Qui da Gala ne abbiamo una a testa, alla quale ognuna di noi è particolarmente affezionata – si dice che alcune bilance abbiano persino un nome proprio 🙂 -. Si tratta di strumenti analitici, con precisione fino alla terza cifra decimale, per pesare con esattezza anche le più piccole quantità di ingredienti.

pH-METRO

il pH-metro è uno strumento importantissimo, in campo cosmetico. Serve per misurare il pH delle nostre preparazioni. La regolazione del pH dei preparati è fondamentale per due motivi, il primo tecnico, il secondo cosmetico. Infatti, molte categorie di materie prime, tra cui conservanti, attivi e gelificanti, lavorano (quindi sono efficaci e funzionanti) in un particolare range di pH, che va sempre verificato e controllato. Inoltre, considerato lo specifico pH della pelle e dei suoi annessi, è necessario utilizzare il pH-metro per massificare l’efficacia del cosmetico che stiamo preparando.

PIASTRA SCALDANTE

La piastra scaldante consente, appunto, di scaldare e riscaldare le preparazioni. Per quale motivo? Dovete sapere che la maggior parte delle emulsioni che sviluppiamo in laboratorio si lavorano a caldo, quindi scaldando le due fasi a una temperatura compresa, in media, tra i 70- 75°C. La base di appoggio è costituita di vetroceramica, in grado di resistere a temperature anche maggiori senza deformarsi.

RIFRATTOMETRO

Il rifrattrometro serve a misurare l’indice di rifrazione di una soluzione. L’indice di rifrazione è un valore assoluto caratteristico di ogni soluzione (acquosa o oleosa) ed è uno dei parametri che consideriamo per monitorare la stabilità delle soluzioni, insieme ad eventuali variazioni della composizione. 

MISCELATORE

Il miscelatore è uno strumento che utilizziamo molto spesso in laboratorio. Serve a mescolare le preparazioni, rendere omogenee due fasi oppure ad incorporarvi polveri e sali. Una sorta di mestolo meccanico, per intenderci. 

VISCOSIMETRO

Il viscosimetro consente di monitorare la viscosità di un preparato, e si tratta di uno strumento molto importante. La viscosità è uno dei parametri chimico fisici che sempre valutiamo e monitoriamo nelle emulsioni, nei gel e nelle paste. Attraverso questo strumento, possiamo osservare eventuali cambiamenti nella consistenza di un prodotto e valutare l’adeguatezza del packaging scelto. 

CENTRIFUGA

Usiamo la centrifuga per una prima iniziale valutazione della stabilità delle emulsioni: infatti, la centrifuga accelera la separazione tra le fasi mediante la forza centrifuga. È necessario ricordare, però, che si tratta di un dato iniziale. Infatti, la stabilità delle emulsioni viene valutata dopo almeno tre mesi di stabilità.

TERMOSTATO

Il termostato è un piccolo calorifero, in cui la temperatura viene costantemente mantenuta a 40°C. Al suo interno, manteniamo al calduccio tutte le nostre prove, al fine di valutarne le stabilità nel tempo. Ci dice Ilaria: “Il termostato è sempre colmo di campioni, tanto che a volte, per prelevarne uno, sembra di giocare una partita a tetris.” 

TERMOMETRO, SPATOLINE, BACCHETTE, PIPETTE, VETRINO DA OROLOGIO 

Il termometro, sebbene possa sembrarvi un accessorio trascurabile, è importantissimo perché fa sì che ogni ingrediente venga aggiunto al composto alla temperatura giusta. Le spatoline, di acciaio inox, ci aiutano a prelevare le materie prime solide: anche di queste ne abbiamo di diverse forme e dimensioni, da quelle più piccole per antiossidanti e profumi, a quelle più grandi per argille e sali. Le pipette, svolgono la stessa funzione delle spatoline ma sono utili per le materie prime liquide, come estratti e profumi. Le bacchette, di vetro oppure plastica, servono per mescolare e rendere omogenee le fasi delle preparazioni: nello specifico, si utilizzano bacchette di vetro per soluzioni ed emulsioni, mentre quelle di plastica per scrub e paste. 

VETRERIA

Parliamo principalmente dei becher, contenitori in vetro borosilicato assolutamente indispensabili in laboratorio. Ci servono per pesare tutte le materie prime necessarie alle preparazioni. Di becher ne abbiamo tanti, di diversa capacità, da 15 ml a 1000 ml, per far sì che ci sia corrispondenza tra la quantità da pesare e il contenitore. Per non confonderci, utilizziamo un pennarello rosso per appuntare, sui becher, il codice della formula oppure un numero o una lettera, che identificano una particolare fase della preparazione del cosmetico.

Della vetreria fanno parte anche i cilindri graduati in vetro, che si utilizzano sempre in coppia. Ne servono almeno due perché il loro compito principale, in laboratorio, è quello di aiutare noi cosmetologhe a valutare la qualità della schiuma o il potere schiumogeno di due tensioattivi o due detergenti differenti.  Seguendo un protocollo definito, infatti, si può confrontare non solo quanta schiuma viene prodotta da un detergente, ma ci si può anche rendere conto delle dimensioni delle bolle, della durata della schiuma e della sua cremosità. Tutte queste informazioni, ci permettono di scegliere il tensioattivo più appropriato per una particolare prodotto. In questo paragrafo, inseriamo anche i vetrini da orologio, piccoli contenitori in vetro, di forma concava, molto utili quando dobbiamo pesare piccole quantità di polveri.

TURBOEMULSORE

Il turboemulsore è la nostra bacchetta magica, indispensabile per preparare le emulsioni! Con un tocco di turboemulsore, infatti, possiamo unire due fasi, olio e acqua, che altrimenti se ne starebbero sempre separate. 

CI RACCONTA ILARIA:
Svolgo il mio lavoro di cosmetologa da più di 15 anni e tra tutte le preparazioni, l’utilizzo del turboemulsore non smette mai di affascinarmi. Sarà che, come diceva Gibbs: “c’è solo un momento nel tempo in cui l’emulsione è stabile: quando è completamente separata”.
Sta in questa sfida quotidiana, nel riuscire a stabilizzare e unire due fasi immiscibili e instabili, tutta la passione del nostro lavoro.

Se ti è piaciuto questo articolo, guarda anche l’intervista a Serena, cosmetologa di Gala, che ci ha raccontato il mestiere di cosmetologo e tante altre curiosità, e leggi l’articolo sull’INCI: come leggerlo per acquistare il cosmetico giusto. Ti consigliamo anche una lettura alla scoperta dei claim cosmetici più utilizzati oppure l’articolo sulla skincare per i bambini, nel quale parliamo della scelta dei cosmetici per i più piccoli. Buona lettura!

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