IN LABORATORIO CON ILARIA MIGNANI: INTERVISTA ALLA COSMETOLOGA

Grazie alla guida esperta di Ilaria, scopriremo com’è una giornata tipo in laboratorio e quali scoperte o progetti, più di tutti, le hanno fatto amare la sua professione di cosmetologa. Pronti ad appassionarvi?

È un primo pomeriggio caldo di metà giugno e Ilaria Mignani, cosmetologa da Gala Cosmetici, mi aspetta all’ingresso del laboratorio: il suo micromondo incantato.
Giusto qualche minuto di saluti che già la osservo danzare tra becher profumati e miscelatori e intravedo, nei suoi movimenti, le infinite ripetizioni che gli hanno conferito tanta sicurezza. Sono certa che tra queste stanze Ilaria saprebbe muoversi anche ad occhi chiusi.
Prima che inizi ad intervistarla, curioso un po’ in giro: una bilancia tituba un istante su una terza cifra prima di esprimere il dato certo, un raggio di sole a intercettare una formula in stabilità, profumo di fragole.

Il laboratorio è casa per chi lo abita quotidianamente mentre per tutti gli altri spesso è un luogo affascinante ma lontano. Qui, su lunghi tavoli bianchi di perle, prendono forma i cosmetici naturali di Gala. Oli essenziali, burri vegetali e farine, fragranze ed emulsioni a costituire le formule chimiche che amiamo, nei cosmetici che utilizziamo ogni giorno sulla nostra pelle.

L’INTERVISTA

Nell’intervista Ilaria, cosmetologa da Gala da più di dieci anni, ci racconta di come il suo amore per la cosmetologia sia nato col tempo. All’Università, Ilaria ha studiato Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Poi, dopo la Laurea, grazie ad una combinazione di eventi fortuiti, ha capito che stare in laboratorio e formulare cosmetici naturali era proprio quello che avrebbe voluto fare.

Quando le chiedo di raccontare una giornata tipo in laboratorio, Ilaria ci spiega subito che la cosa bella del laboratorio è che nessuna giornata è uguale all’altra. Di solito si inizia leggendo la posta, oppure cercando informazioni riguardo novità in campo di materie prime o normativo, alcune volte si prosegue leggendo i nuovi studi e le nuove ricerche universitarie. Altre, invece, si passa subito alla pratica.

Laboratorio è sinonimo di dinamismo!

Di scoperte interessanti, in laboratorio, se ne fanno tutti i giorni. La cosmesi naturale, col suo modo di formulare, è molto diversa da quella convenzionale, spesso si scoprono funzioni diverse e texture diverse a partire da ingredienti noti. Ilaria spiega che, ad esempio, qualche giorno fa ha utilizzato un ingrediente naturale nella formula di un contorno occhi ed è rimasta molto colpita dall’efficacia che proprio questo ingrediente ha concorso ad avere contro le occhiaie. Si trattava di un ingrediente conosciuto da sempre, che le ha donato un risultato inaspettato.
Passiamo poi a parlare di progetti. Ce ne sono due, ai quali Ilaria è particolarmente affezionata: il primo, perché è il primo, e poi quello che ha portato alla formulazione della maschera magnetica di Oyuna, che Ilaria definisce “una sfida quasi personale tra me e il cosmetico”.

Come si diventa cosmetologi? La formazione universitaria è certamente importante, Ilaria ci racconta di aver studiato Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Bologna, poi di aver conseguito un Master in Scienze e Tecnologie Cosmetiche e un Master in Fitoterapia Applicata. Dunque la conoscenza universitaria è importante ma, ci ripete la nostra cosmetologa, “è come uno zainetto che ci si porta addosso: può essere pieno, vuoto, oppure pieno di nozioni che inizialmente può sembrare non servano. La cosa importante è avere attitudine, una buona dose di fortuna, e avere sempre voglia di imparare”. Il mondo della cosmesi, in fondo, è molto vario: c’è il laboratorio, il marketing, il controllo qualità e in base alla propria indole si può certamente trovare la propria strada se ad interessare è l’ambito cosmetico.

L’importante è sapersi mettere in gioco.

Quando chiedo ad Ilaria qual è la sua materia prima preferita, mi risponde che non ne ha una singola ma un intero gruppo. Ha scoperto, infatti, di essere innamorata dei fitocomplessi. Come ci tiene a ricordare: “c’è molta differenza nell’utilizzare una materia prima naturale oppure sintetica. Quella naturale possiede, intrinseche, una ricchezza e una texture che nessuna materia sintetica può dare”.

A Ilaria piace proprio andare a cercare quelle componenti naturali dalle quali si ottiene questa ricchezza: troviamo l’escina, ad esempio, oppure la caffeina, l’arbutina, la quercetina. Si tratta di molecole estremamente forti ed efficaci.

Oltre queste, tra le sue materie prime preferite ci sono gli oli essenziali, fonte inesauribile di conoscenza, dalla potenza prorompente.

Se ti è piaciuto questo articolo, guarda anche l’intervista a Marco Valussi, esperto di oli essenziali, e leggi l’articolo-intervista alla nostra cosmetologa, Serena, sul mestiere del cosmetologo. Ti consigliamo anche una lettura alla scoperta dell’olio essenziale più pregiato al mondo e i 10 strumenti +1 indispensabili in laboratorio cosmetico.

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