La pelle:

alla scoperta delle varie tipologie e dei prodotti utili per una skin care funzionale

Il viaggio nel mondo della cosmesi naturale inizia dalla pelle, organo fondamentale per la protezione del corpo dagli agenti esterni. Vediamo com’è fatta la nostra pelle, quante tipologie ne esistono e quali sono i prodotti più indicati per ognuna di esse.

La pelle è l’organo più esteso dell’apparato tegumentario, e risulta fondamentale nella protezione

del corpo dagli agenti esterni. È suddivisa in due strati principali, in base al tipo di cellule presenti ed anche in relazione alle funzioni che queste assolvono.

Il primo strato, quello più superficiale, si chiama epidermide. È formato da cellule chiamate cheratinociti, specializzate nella produzione della cheratina, molecola molto resistente di cui sono composti anche i capelli e le unghie, e da altri tipi di cellule come i melanociti e le cellule di Langherans, che conferiscono alla pelle il colore e la protezione dagli antigeni, sostanze riconosciute dal sistema immunitario come estranee.

I cheratinociti, durante il corso della loro vita, vanno incontro alle cinque diverse fasi che danno il nome ai sottostrati dell’epidermide: basale, spinoso, granuloso, lucido e infine il più superficiale, lo strato corneo.

Si passa, dunque, da uno strato basale, o germinativo, in cui le cellule sono dotate di nucleo ed intensa attività proliferativa, fino all’ultimo, anche chiamato cute, che si compone di cellule non più vitali, appiattite ed embricate fra loro. II ciclo completo, in una pelle sana, dura circa un mese dopodiché le cellule vengono sostituite attraverso un processo di desquamazione continuo.

Posto al di sotto del derma, troviamo l’ipoderma, anche chiamato pannicolo adiposo o tessuto 
Il secondo strato, più profondo, si chiama derma: è costituito dai fibroblasti, specifiche cellule appartenenti al tessuto connettivo, ed è contraddistinto da una ricca vascolarizzazione. Il suo compito è quello di nutrire le cellule dell’epidermide, non direttamente irrorate dai vasi sanguigni, attraverso il trasporto di ossigeno e nutrienti. I fibroblasti, inoltre, sono responsabili della sintesi del collagene, la proteina più abbondante nel nostro corpo, che riveste un ruolo fondamentale nella struttura degli organi e dei tessuti. Oltre al collagene, nel derma assistiamo alla sintesi di fibre elastiche e glicosaminoglicani – tra cui ricordiamo il ben noto acido ialuronico – importantissima molecola in grado di donare alla pelle resistenza e tono.

sottocutaneo. Viene considerato il terzo strato della pelle ma questa definizione non è del tutto corretta poiché, al contrario di epidermide e derma, l’ipoderma non fa parte dell’apparato tegumentario.

È costituito da tessuto connettivo fra le cui fibre troviamo particolari cellule, chiamate adipociti, deputate all’accumulo dei grassi.

A seconda delle zone del corpo, l’ipoderma si presenta più o meno spesso (nel cranio, ad esempio, è sottilissimo mentre nelle zone di cosce e glutei lo è meno). La sua funzione è quella di mettere in contatto il derma coi tessuti sottostanti, costituire una risorsa energetica per il corpo, contribuire alla termoregolazione ed infine fungere da “cuscinetto”, proteggendo il corpo dagli urti meccanici.

MA QUANTI TIPI DI PELLE ESISTONO?

Per praticità, si è soliti suddividere le tipologie di pelle in quattro gruppi principali e, per ognuno di essi, esistono prodotti specifici mirati a riequilibrare la cute:

  • Pelle mista-impura: viene spesso confusa con la pelle grassa ma, in realtà, le due condizioni sono indipendenti. La pelle impura presenta punti neri diffusi che si trasformano facilmente in foruncoli o brufoli. Il trattamento per questa tipologia di pelle prevede la detersione mirata, con prodotti delicati e non untuosi. Una buona abitudine è quella di applicare uno scrub esfoliante leggero e poi tamponare la pelle con un tonico riequilibrante.
  • Pelle grassa: possiede un alto contenuto di acqua e sebo, soprattutto nelle zone della fronte e del naso. È una pelle facilmente irritabile. Viene ulteriormente ripartita in oleosa oppure asfittica a seconda del suo aspetto più lucido oppure opaco. Il trattamento per questa tipologia di pelle dev’essere innanzitutto regolare, con detergenti non oleosi sebonormalizzanti. È utile applicare scrub e maschere a base di argilla per favorire il turnover cellulare. Utilizzare prodotti che seccano eccessivamente la pelle, sebbene inizialmente potrebbe sembrare utile, a lungo andare potrebbe causare una maggiore produzione di sebo a causa di un effetto chiamato rebound.
  • Pelle secca: poco luminosa, è contraddistinta da un basso contenuto di grassi ed acqua. Al tatto risulta ruvida, spesso si arrossa ed esfolia con facilità. Il trattamento per questa tipologia di pelle prevede l’utilizzo di prodotti idratanti in grado di ripristinare il livello di idratazione.
  • Pelle normale: condizione ideale per cui il valore dell’acqua è alto mentre quello in grassi risulta piuttosto contenuto. È tipica dell’infanzia, prima che le ghiandole sebacee comincino a funzionare a pieno regime con lo sviluppo ormonale. L’equilibrio va mantenuto praticando una buona detergenza e utilizzando prodotti leggeri.

Oltre queste quattro categorie, esistono ulteriori differenziazioni quando si prende in esame la pelle dei bambini, quella degli uomini – più spessa rispetto a quella delle donne -, le pelli mature e quelle molto sensibili. Sebbene a prima vista possa sembrare scontato capire quale sia il nostro tipo di pelle, in realtà va ricordato che, soprattutto in alcuni casi, non è così: diverse indagini hanno rivelato che nelle prove strumentali, effettuate su persone volontarie, i risultati spesso non concordavano col tipo di pelle autodeterminato.

E tu, sai già qual è il tuo tipo di pelle? Sai che esistono appositi test per scoprirlo?

Di questo, e molto altro, parleremo nei prossimi articoli: ci saranno approfondimenti per tutte le tipologie di cui hai appena letto, perciò se cerchi informazioni per te, i tuoi bambini oppure i tuoi amici, allora resta con noi e segui tutti gli aggiornamenti!

ps: i nostri racconti sono tutti frutto di uno studio attento e dettagliato delle fonti. Nel caso in cui trovassi inesattezze oppure desiderassi puntualizzare qualcosa, ti invitiamo a scriverci: non siamo qui per insegnare soltanto ma per imparare soprattutto, insieme!

FONTI

  • Anastasi et al., Trattato di Anatomia Umana, volume I, Milano, Edi.Ermes, 2012.
  • Penazzi, G. 2015. Come sono fatti i cosmetici, Guida pratica alla lettura dell’INCI. Milano: Edra S.p.A.
  • Prevedello, M. 2004. Cosmetologia, Guida visuale. Milano: Tecniche nuove.

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