RESVERATROLO: PROPRIETÁ E UTILIZZI
Negli ultimi giorni si è cominciato a discutere delle capacità del resveratrolo, antiossidante naturale presente nell’uva, di contrastare gli effetti nefasti del nuovo coronavirus. Perché se ne parla? Attraverso questo articolo abbiamo provato a riassumere tutte le principali notizie dal mondo della ricerca sul coronavirus, perché possiate conoscere nella maniera più oggettiva possibile, il nostro attuale, più grande, nemico.
Prima di raccontarvi perché il resveratrolo viene considerato uno dei possibili rimedi al nuovo coronavirus, è importante ricordare cosa sono i coronavirus e perché il CoV-2 rappresenta una minaccia per la nostra salute.
Agli inizi di dicembre 2019, nella metropoli cinese di Wuhan, in Cina, hanno cominciato a registrarsi diversi casi di polmonite. Poche settimane dopo, grazie ad un repentino lavoro di analisi, si è giunti all’identificazione di un nuovo coronavirus, da sindrome respiratoria acuta grave, ufficialmente denominato SARS-CoV-2. L’ 11 febbraio 2020, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha ufficialmente rinominato COVID-19, la malattia causata dal nuovo CoV-2. Sempre l’OMS, un mese dopo, ha dichiarato lo stato di pandemia globale a fronte del numero crescente di contagiati e Paesi coinvolti.
COS’È IL CoV-2?
Si tratta di un virus a RNA, un minuscolo quantitativo di materiale genetico circondato da una membrana di proteine, la cui forma al microscopio elettronico ricorda quella di una corona (data dalla presenza di numerose glicoproteine sporgenti dallo strato più esterno, chiamato pericapside), da cui prende il nome.
Di coronavirus (CoVs) ne sono stati classificati diversi, tutti appartenenti a quattro generi diversi:
- α-coronavirus, già descritti in alcune specie di mammiferi;
- β-coronavirus, registrati in alcune specie di pipistrelli e di roditori;
- δ-coronavirus;
- γ-coronavirus, presenti in alcune specie di uccelli.
Al momento, per il CoV-2 sono state proposte due possibili origini:
- Selezione naturale del virus in un animale ospite, prima della sua trasmissione all’uomo;
- Selezione naturale del virus nell’uomo, a seguito di una sua trasmissione a partire da un animale.
Indipendentemente da quale sia l’ipotesi più corretta, ciò che sappiamo di questo virus è che è altamente trasmissibile, in molti casi letale e che il periodo di incubazione medio va dai 2 ai 14 giorni.
QUALI SONO I RIMEDI ATTUALI AL CORONAVIRUS?
È molto importante chiarire subito che, al momento, non esistono specifici trattamenti antivirali per la malattia COVID-19 e non è ancora disponibile alcun vaccino mirato contro il virus CoV-2. Sul piano clinico, sappiamo che la malattia COVID-19 si manifesta in maniera molto soggettiva, dai moltissimi casi asintomatici, o aventi leggeri sintomi, fino alle forme più gravi di sindromi respiratorie.
Per i pazienti contagiati da CoV-2 è previsto un trattamento farmacologico sintomatico, volto quindi all’attenuazione dei sintomi della malattia COVID-19, con il ricorso, nei casi di gravi insufficienze respiratorie, alla ventilazione meccanica.
RESVERATROLO E RICERCA SCIENTIFICA
Sebbene al momento non vi siano dati certi, a stabilire l’effettivo successo di una terapia o di un principio attivo sulla malattia, i ricercatori scientifici di tutto il mondo sono impegnati nello studio e nella comprensione del virus e delle sue complicazioni nei pazienti contagiati.
Nel corso degli ultimi tre mesi sono stati pubblicati migliaia di dati e di analisi, che sono andati ad affiancare una già vasta conoscenza scientifica in materia di coronavirus.
Uno degli studi che si è tornati ad approfondire, soprattutto negli ultimi giorni, riguarda la capacità del resveratrolo di inibire l’infezione da MERS – CoV, sindrome respiratoria causata da un coronavirus molto simile al CoV-2. Il resveratrolo è un fenolo, prodotto da numerose specie vegetali, avente proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Lo si trova principalmente nell’uva e in molti frutti di bosco.
Nello studio, condotto in vitro, i ricercatori hanno investigato gli effetti del resveratrolo sull’infezione virale, trattando, con questo potente antiossidante naturale, alcune cellule infette.
Il risultato ottenuto è straordinario poiché effettivamente, si è visto che il resveratrolo è in grado di:
- ridurre la morte delle cellule, causata dal virus;
- ridurre l’espressione di RNA virale;
- ridurre gli effetti dell’infezione da CoV, quando a basse concentrazioni.
A tal motivo, già il 20 marzo, nel report ufficiale redatto dalla National University of Singapore, il resveratrolo era stato inserito tra i rimedi discussi.
Oggi, in Italia, è in corso una delle sperimentazioni cliniche più interessanti sul tema. Grazie alla collaborazione tra l’Ospedale Monaldi e l’Università Federico II di Napoli, infatti, si sta studiando la capacità antivirale di un composto di polifenoli derivati dal vino, dal nome Taurisolo, tra i quali è presente anche il resveratrolo.
Sebbene siano necessari ulteriori test in vivo, che indaghino in maniera approfondita l’efficacia del resveratrolo sul CoV-2, questa notizia ci da buone speranze per il futuro.
FONTI
- Di Gennaro, F.; Pizzol, D.; Marotta, C.; Antunes, M.; Racalbuto, V.; Veronese, N.; Smith, L. Coronavirus Diseases (COVID-19) Current Status and Future Perspectives: A Narrative Review. Int. J. Environ. Res. Public Health 2020, 17, 2690.
- Lin, S.-C., Ho, C.-T., Chuo, W.-H., Li, S., Wang, T. T., & Lin, C.-C. (2017). Effective inhibition of MERS-CoV infection by resveratrol. BMC Infectious Diseases, 17(1). doi:10.1186/s12879-017-2253-8
- Rosales-Mendoza, S.; Márquez-Escobar, V.A.; González-Ortega, O.; Nieto-Gómez, R.; Arévalo-Villalobos, J.I. What Does Plant-Based Vaccine Technology Offer to the Fight against COVID-19? Vaccines 2020, 8, 183.
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