RACCOLTA E DISTILLAZIONE DELLA LAVANDA OFFICINALE: IL VIDEO – RACCONTO

Quello di raccogliere e distillare la lavanda per ottenere olio essenziale è un processo antico che richiede mani sapienti, misurazioni precise e accuratezza.
A partire dalla raccolta della lavanda officinale e fino all’imbottigliamento dell’olio essenziale, siamo andate alla scoperta di uno degli ingredienti cosmetici più amati e utilizzati di sempre.

A farci da guida, è stato Matteo Bucci, ingegnere e coltivatore di lavanda che, assieme alla sua meravigliosa famiglia, ha fatto della sua passione un angolo di Provenza nel cuore della Romagna.

La lavanda officinale, dal nome scientifico Lavandula angustifolia, è una specie botanica che non ha bisogno di presentazioni. Conosciuta da tutti, amata per il suo intenso e inebriante profumo, viene utilizzata sin dall’antichità per la cura e la detersione del corpo.

Al genere Lavandula appartengono numerose specie, tutte aventi distribuzione stenomediterranea (cioè diffuse lungo le coste del Mar Mediterraneo). In Italia, allo stato spontaneo, si contano 5 specie diverse:

  • Lavandula angustifolia, la lavanda vera, quella più comunemente coltivata, raccolta e distillata;
  • Lavandula stoechas, la lavanda selvatica dai vistosi fiori viola;
  • Lavandula latifolia, dalle foglie grandi;
  • Lavandula dentata, dalle foglie seghettate;
  • Lavandula multifida, dalle dimensioni ridotte e dai piccoli fiori blu.

Quest’anno abbiamo deciso di seguire e documentare la raccolta e la distillazione della lavanda officinale insieme a Matteo Bucci, appassionato coltivatore di lavanda che, sulle verdi colline di Tredozio, caratteristico paese dell’entroterra romagnolo, ha fatto della sua passione un angolo di meraviglia. Tra file di spighe violetto e il ronzio impegnato delle api, abbiamo seguito Matteo e la sua famiglia armate di falcetto e curiosità.

FASE 1: RACCOLTA DELLA LAVANDA OFFICINALE

La raccolta della lavanda officinale avviene nei mesi estivi, in piena fioritura. Le giornate migliori sono quelle soleggiate poiché è importante che i fiori siano ben asciutti (e che quindi non abbiano addosso rugiada o umidità). La raccolta della lavanda officinale viene fatta a mano, utilizzando un falcetto, attrezzo di antico uso in agricoltura e nel giardinaggio che serve a recidere le spighe di lavanda lasciando intatto il resto della pianta.
Una volta raccolto il quantitativo di lavanda idoneo alla distillazione, si procede alla seconda fase.

FASE 2: DISTILLAZIONE DELLA LAVANDA OFFICINALE

Si tratta della fase certamente più delicata dell’intera operazione. Perché la distillazione della lavanda officinale avvenga nel migliore dei modi, è necessario avere buona cura della disposizione delle spighe all’interno del distillatore, lo strumento necessario per ottenere olio essenziale di lavanda.
Successivamente, si procede scaldando l’acqua contenuta nella caldaia del distillatore che, una volta raggiunta la temperatura di ebollizione, salirà sotto forma di vapore a contatto con le spighe di lavanda, sprigionandone l’essenza.
Acqua profumata e olio essenziale una volta raffreddati nel condensatore si separeranno per differenza di densità e potranno essere raccolti e imbottigliati separatamente.

CURIOSITÀ: il processo di distillazione consente di separare due oppure più sostanze a partire da una matrice vegetale di partenza, sfruttando la differenza dei punti di ebollizione di ognuna di loro. Quella della distillazione è una tecnica conosciuta da tempo, veniva utilizzata sin dal Medioevo per produrre bevande alcoliche e oli essenziali utili nella medicina tradizionale.

Nel video allegato, registrato insieme a Matteo Bucci durante una giornata di raccolta e distillazione di lavanda officinale, abbiamo riassunto tutte le varie fasi e lasciato che proprio Matteo ci illustrasse, passo dopo passo, tutto il processo che porta all’imbottigliamento dell’olio essenziale.
Ringraziandolo ancora una volta per l’accoglienza e la disponibilità, ci auguriamo che questo video – racconto possa esprimere, almeno in parte, il lavoro e la cura che servono per ottenere uno degli oli essenziali più conosciuti e utilizzati da sempre.

Se ti è piaciuto questo articolo, guarda anche l’intervista a Marco Valussi, esperto di oli essenziali, e leggi l‘articolo-intervista alla nostra cosmetologa, Ilaria. Ti consigliamo anche una lettura alla scoperta dell’olio essenziale più pregiato al mondo e i 10 strumenti +1 indispensabili in laboratorio cosmetico.

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