ERBARIO COSMETICO: PROPRIETÀ E UTILIZZI DEI FIORI DI CAMPO PIÙ COMUNI

In primavera ed estate si assiste alla fioritura di numerosissime specie vegetali: alberi, arbusti e piccole specie erbacee mostrano colori accesi e fiori delle più vaste forme e dimensioni.

Molto spesso, durante le lunghe passeggiate che accompagnano questo periodo dell’anno, ci chiediamo il nome di questa o quella pianta e siamo certe sarà capitato a tutti di voler conoscerne una curiosità, oppure gli utilizzi cosmetici ed erboristici di un fiore.
Per questo motivo, abbiamo pensato di racchiudere in questo articolo un piccolo erbario cosmetico, includendo i 20 fiori più comuni, utilizzati per formulare cosmetici.
Buona lettura!

PASSIFLORA

Il genere botanico Passiflora sp. comprende diverse specie, tutte originariamente provenienti dal Centro e Sud America. Tra le più conosciute, ricordiamo Passiflora edulis, coltivata per i suoi frutti – maracujà o frutto della passione – e Passiflora caerulea, rampicante ornamentale dai fiori di straordinaria bellezza.
In cosmesi, si utilizzano gli estratti dei fiori per le loro proprietà lenitive, disarrosanti e protettive del microcircolo. I prodotti contenenti estratto di passiflora sono consigliati soprattutto a chi ha pelle sensibile, facilmente arrossabile o tendente alla couperose.

GELSOMINO

I piccoli fiori bianchi del gelsomino profumano l’aria durante tutta la bella stagione. Il genere Jasminum sp. è originario dell’Asia e comprende diverse specie, utilizzate principalmente a scopo ornamentale. Non solo. La fragranza ottenuta dal gelsomino viene largamente utilizzata in profumeria – i piccoli fiori bianchi sono l’ingrediente principale del celebre profumo Chanel n°5 – e l’olio essenziale di gelsomino è impiegato nella formulazione di una vasta gamma di cosmetici per il corpo e per i capelli.

CAMOMILLA

La camomilla non ha bisogno di presentazioni: è una pianta erbacea comune, conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà rilassanti.
Nel settore cosmetico, si utilizzano entrambe le specie di camomilla più note Matricaria recutita, o camomilla comune, e Anthemis nobilis, o camomilla romana. Della camomilla si utilizzano gli estratti acquosi e oleosi, gli oli essenziali e l’acqua distillata. Gli oli essenziali delle due specie hanno un assetto olfattivo molto diverso: mentre l’olio essenziale di Matricaria recutita, del colore blu intenso per la presenza di camazulene, è dolce e fruttato, quello di Anthemis nobilis appare aromatico ed erbaceo. Vengono entrambi utilizzati nella formulazione di prodotti per il viso e per i capelli.

NARCISO

Genere comprendente moltissime specie, il Narciso prende il nome dal termine greco “narkào”, che sta per “stordire”, e indica il profumo inebriante dei fiori, meravigliosi. Profumo che è proprio alla base del grande interesse cosmetico che questi fiori rivestono.
Un tempo, la fragranza dei narcisi si ricavava con l’affascinante metodo dell’enfleurage. Oggi vengono preferiti metodi più veloci ma il risultato è lo stesso: una fragranza incredibile che viene utilizzata come ingrediente per alcuni tra i profumi più conosciuti e apprezzati al mondo.

IRIS

Come per il Narciso, anche il termine Iris sta ad indicare un genere botanico molto ampio. Gli Iris vengono spesso coltivati nei giardini per la loro bellezza: ce ne sono di tanti colori e forme diverse. A volte, può capitare di incontrarne di selvatici: i giaggioli sono note di colore acceso a punteggiare il verde infinito di un campo incolto.
Tra tutte le specie di Iris, ce n’è una molto particolare, l’Iris florentina, dalla quale si estrae l’olio essenziale più pregiato al mondo, dalla nota cipriata e terrosa, ampiamente utilizzato nel settore cosmetico per la creazione di profumi unici. 

SAMBUCO

Arbusto perenne, spesso sconosciuto, il sambuco, Sambucus nigra, è una specie vegetale davvero interessante. Un tempo veniva utilizzato in caso di sintomi influenzali e oggi si trova spesso disponibile come integratore alimentare, a causa dell’alto contenuto vitaminico delle bacche.
Sono proprio le bacche, assieme alle foglie e ai piccoli fiori bianchi, ad interessare il settore cosmetico. Recenti studi, infatti, ne hanno confermato interessanti attività antiossidanti.

LAB LIFE: in laboratorio capita spesso di utilizzare l’estratto acquoso di sambuco, ottenuto dai frutti, che grazie al suo elevato contenuto in polifenoli e flavonoidi manifesta proprietà emollienti e lenitive.

PRATOLINA

La pratolina comune, appartenente alla specie botanica Bellis perennis, è una pianta erbacea molto diffusa. Si narra che il suo nome derivi dal sostantivo latino “bellum”, quindi “guerra”, poiché i piccoli fiori vengono utilizzati, da secoli, come rimedio per molte tipologie di ferite. Tradizionalmente utilizzate anche per il mal di testa, la febbre, i reumatismi, i dolori muscolari e come pianta dalle proprietà antinfiammatorie, oggi si sa che le parti aeree delle pratoline contengono composti fenolici, saponine e oli essenziali. Recenti studi hanno dimostrato che Bellis perennis possiede una specifica capacità di depigmentazione cutanea e uno spiccato fattore illuminante.
Per queste ragioni, gli estratti di pratolina hanno cominciato ad essere inclusi nelle formulazioni cosmetiche e farmaceutiche con effetti antinfiammatori, antiossidanti e depigmentanti.

CALENDULA

Si tratta di un’altra specie largamente utilizzata, sia oggi che in passato, per le sue proprietà cicatrizzanti e immunostimolanti.
Calendula officinalis, coi suoi grandi fiori arancioni raggruppati in capolini, è facilmente coltivabile e molto comune nei giardini e nelle aiuole.
L’estratto di calendula, grazie all’alto contenuto di terpeni e sostanze benefiche, viene comunemente utilizzato per preparazioni antinfiammatorie e lenitive.

LAB LIFE: della Calendula si utilizzano gli estratti glicerici o oleoso, per le loro proprietà lenitive, addolcenti, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Si tratta della pianta d’elezione per prodotti per bambini e pelle secca

FIORI DI CILIEGIO

Ammettiamolo: ogni volta che sbocciano sui rami degli alberi ancora spogli, i fiori di ciliegio ci incantano.
I piccoli fiori tenui appartengono a diverse specie del genere Prunus. Tra le specie più note troviamo: Prunus serrulata, in giapponese sakura, che ogni anno richiama migliaia di turisti nel Paese del Sol Levante per assistere alla fioritura, Prunus cerasus e Prunus avium. Proprio quest’ultimo, il ciliegio selvatico, è all’origine delle varietà alimentari a noi più note e i suoi fiori sono spesso utilizzati come ingredienti cosmetici. Tra le proprietà evidenziate da numerosi studi, ricordiamo quelle lenitive, addolcenti e antinfiammatorie.

VIOLA

Col termine Viola, si è soliti indicare un grande genere botanico che conta più di 400 specie! Tra le più comuni, ricordiamo Viola tricolor, la viola del pensiero, spesso coltivata in piccoli vasi e riconoscibile dai colori accesi e contrastanti dei petali, oppure Viola odorata, la mammola, che fa capolino in primavera all’ombra dei boschi, spesso accanto alle primule gialle.

LAB LIFE: grazie al contenuto in flavonoidi, tannini e mucillagini, presenta spiccate proprietà antiossidanti, idratanti ed astringenti. È pertanto indicata per purificare e lenire tutti i tipi di pelle e per preservare la naturale idratazione e luminosità.

GIRASOLE

Il girasole, Helianthus annuus, non ha bisogno di presentazioni. Lo conosciamo tutti, meraviglioso ed elegante, coi suoi fiori grandi e lunghi petali d’oro. In estate riempie di colore i campi e al tramonto, le sue corolle sembrano piccoli fuochi d’arancio.
Del girasole si utilizzano i semi, dalla spremitura dei quali si ottiene un olio utile sia nel settore alimentare che nel settore cosmetico. Si tratta di un olio dall’azione emolliente ed addolcente.

LAVANDA

Non c’è Estate senza il profumo di lavanda. I piccoli fiori viola, attorniati da api e farfalle affaccendate, sanciscono l’inizio della stagione calda dell’anno.
Lavandula angustifolia è una specie mediterranea, conosciuta e apprezzata ovunque, nel mondo. Diversi studi ne hanno confermato proprietà antiossidanti e antimicrobiche e gli idrolati di lavanda vengono spesso utilizzati per risolvere diversi problemi della pelle.

LAB LIFE: per arricchire e profumare sali da bagno e pediluvi, si utilizzano spesso l’olio essenziale di lavanda, che ha una forte connotazione fiorita ed aromatica, e i fiori essiccati.

TARASSACO

Spesso frainteso o ritenuto un’erbaccia, il tarassaco è una pianta molto comune, che cresce ai margini delle strade, nei campi incolti e che a tutti sarà capitato di incontrare, almeno una volta. Se il fiore giallo non vi ricorda proprio nulla, certamente avrete affidato almeno un desiderio alla sua infruttescenza, il soffione.
Questa specie botanica, Taraxacum officinale, è conosciuta e utilizzata fin dal Medioevo per le sue numerose proprietà benefiche.
In cosmesi, viene utilizzato per lenire e illuminare la pelle. Anche se non molto popolare, il tarassaco viene utilizzato nei prodotti per capelli come ingrediente purificante.

TIMO

Il timo è una pianta ben conosciuta poiché, spesso, le sue foglie vengono utilizzate in cucina, per dare sapore alle pietanze più disparate.
Ciò che forse non si conosce, di questo genere di piante arbustive mediterranee, è il loro alto contenuto fenolico.
Tra i fenoli, composti fitochimici molto studiati, ce n’è uno a cui il timo ha prestato il nome. Si tratta del timolo, dall’azione antisettica, purificante e disinfettante.

LAB LIFE: In cosmesi, l’olio essenziale di timo viene utilizzato anche come denaturante dell’alcol etilico, per ottenere l’alcol etilico di tipo E, l’unico alcol utilizzabile per prodotti destinati al cavo orale.

ACHILLEA

Si narra che il nome di questa specie derivi da Achille, eroe della mitologia greca, il quale era solito utilizzare i fiori bianchi per curare le ferite dei suoi guerrieri.
Achillea millefolium appartiene alla famiglia delle Asteracee, la stessa che comprende anche la pratolina e la calendula. Con queste specie, condivide le proprietà cicatrizzanti e lenitive. Dai piccoli fiori candidi, si ottiene un olio essenziale ricco di acidi organici, come quello salicilico, e flavonoidi che le conferiscono un’azione antiossidante e antimicrobica.

IPERICO

L’iperico, anche chiamato erba di San Giovanni, è una specie molto comune in tutta Europa. Si tratta di una pianta erbacea conosciuta da secoli: nella tradizione contadina, si pensava scacciasse malanni e sciagure e, per questo motivo, mazzi di fiori gialli venivano portati in casa come portafortuna.
Dell’iperico, il cui nome scientifico è Hypericum perforatum, si utilizzano ampiamente i fiori grazie al loro ingente contenuto in flavonoidi come la quercetina e l’ipericina. Sempre i flavonoidi, conferiscono a questa specie spiccate proprietà antiossidanti.

LAB LIFE: in cosmesi, spesso si utilizza il macerato oleoso delle foglie di Iperico – preparato facendo macerare le foglie in olio (di oliva o di girasole) fino ad ottenere un oleolito rosso intenso -, utilizzato per la sua azione lenitiva e cicatrizzante.

IBISCO

I fiori di ibisco sono spesso conosciuti e coltivati per la loro bellezza. Il genere Hibiscus è noto fin dall’antichità ed è ben risaputo che gli Egizi bevessero infuso di Ibisco per ristorarsi nei mesi più caldi.
In cosmesi, si utilizza un estratto ottenuto dai fiori, ricchi in mucillagini e vitamine, per le sue proprietà astringenti, rinfrescanti e calmanti, che lo rendono uno dei migliori rimedi per le pelli delicate e sensibili.

MALVA

La malva, Malva sylvestris, è una piccola specie erbacea, originaria dell’Europa e dell’Asia, e molto comune nei prati incolti o ai margini delle strade. Spesso passa inosservata ma ad un’analisi un poco approfondita, i suoi fiori violacei apparirebbero certamente molto interessanti da osservare.
Della malva si utilizzano fiori e foglie perché particolarmente ricche in mucillagini che rendono l’estratto molto utile come lenitivo e antinfiammatorio. Gli estratti di malva sono particolarmente utilizzati per pelle sensibile e arrossata o come ingredienti nella formulazione di prodotti per l’igiene intima.

ARNICA

Arnica montana è una specie appartenente alla famiglia delle Asteracee, come l’Achillea e la Calendula. Si tratta di una delle piante più conosciute ed utilizzate in campo erboristico e cosmetico.
I suoi fiori gialli, grandi e profumati, vengono raccolti e utilizzati per molteplici preparazioni. Gli estratti glicerici e oleosi, vengono usati per le loro proprietà lenitive, stimolanti e tonificanti e sono indicate per apportare sollievo a zone muscolari contratte o affaticate.

ROSA

Cantate dai poeti di tutti i tempi, simbolo di amore, amicizia e legami profondi, le rose sono note a tutti per la loro bellezza disarmante e il profumo delicato emanato dai loro petali di velluto.
Al genere botanico Rosa, appartengono decine di specie e centinaia di varietà differenti. Sarebbe impossibile elencarle tutte ma vi sarà certamente capitato di osservarne nei giardini, negli orti o nelle radure montane. Che si tratti di Rosa canina, della rosa bulgara, di quella damascena oppure di Rosa rubiginosa, anche chiamata mosqueta, le rose sono state utilizzate da tempo immemore nella formulazione dei più disparati cosmetici a causa della loro fragranza e delle loro numerose proprietà lenitive e idratanti.

Attenzione: le specie botaniche sono spesso protette da leggi europee che ne garantiscono la sopravvivenza. Sconsigliamo, pertanto, la raccolta non autorizzata delle specie selvatiche.

Se vi è piaciuto questo articolo, fate un salto a leggere la storia della stella alpina e i  suoi utilizzi nei prodotti cosmetici, oppure alla scoperta delle fragranze naturali, da sempre utilizzate nella profumeria. 

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FONTI:

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FOTO:

  • Unsplash;
  • Wikipedia;
  • Gala Academy.

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