FENOLI: GLI ANTIOSSIDANTI NATURALI CONTENUTI NELL’UVA
Amata da tutti, utilizzata fin dall’antichità per la vinificazione, l’uva è il frutto autunnale per eccellenza! E, forse, pochi sanno che tra filari dorati e dolci grappoli, è possibile scovare interessanti proprietà benefiche per la nostra pelle.
Nell’articolo precedente, ti abbiamo parlato della nuova rubrica settimanale Natura di Stagione.
Dunque, eccoci qui, pronti ad inaugurare questo nuovo spazio scrivendo di un frutto che è emblema d’autunno: l’uva. Impossibile da non amare, si tratta del frutto della vite (Vitis vinifera), arbusto rampicante coltivato fin dall’antichità per la produzione di vino da tavola. Origini Eurasiatiche ed una storia lunghissima, l’uva accompagna l’uomo da millenni e simboleggia abbondanza e giovinezza. Pensa che già nel Mesolitico – circa 10.000 anni fa – la vite spontanea era conosciuta dagli uomini per i suoi frutti commestibili! Qualche tempo dopo, quasi 3000 anni fa, gli Egizi avevano sviluppato una tecnologia adeguata per coltivare l’uva e produrre vino mentre in Italia, sebbene vi sia ancora qualche dubbio, si pensa che la viticoltura abbia avuto inizio intorno al X secolo a. C.
Negli ultimi anni, agli utilizzi classici dell’uva, si è aggiunto lo studio delle sue proprietà chimiche e nutritive da parte della ricerca scientifica. I settori più interessati a questo tipo di approfondimenti sono principalmente quello alimentare e quello cosmetico. Tra tutti i composti presenti in abbondanza nell’uva, i più interessanti sono risultati essere particolari molecole dal potenziale antiossidante, antinfiammatorio e antiaging: i fenoli.
FENOLI
Si tratta di metaboliti secondari, non essenziali per la crescita e lo sviluppo delle piante, ma da esse prodotti in risposta a molti stimoli esterni: alcuni fungono come elementi di difesa da animali erbivori e parassiti, altri agiscono come fonte di attrazione per gli impollinatori. In molte occasioni, svolgono anche una funzione di sostegno per la pianta – la lignina, ad esempio, secondo biopolimero più abbondante sulla Terra, è costituita da diversi composti fenolici che donano rigidità meccanica e sostegno alle pareti cellulari delle piante – e concorrono alla difesa dell’organismo vegetale dall’azione dei raggi UV.
Chimicamente, i fenoli si formano attraverso due differenti vie metaboliche: la via dell’acido shikimico e la via dell’acido acetico. Vengono generalmente suddivisi in fenoli semplici (cumarine e acidi fenolici) e polifenoli (flavonoidi, stilbeni, lignani e tannini). Sono formati da uno o più anelli aromatici in cui vi è stata sostituzione di -H con gruppi ossidrile -OH.
Il composto più semplice è il fenolo, avente formula chimica C6H5OH.
I fenoli si ritrovano ovunque nella vite, in quantità molto elevate nella buccia degli acini. Per tal motivo, dato che alla fine del processo di vinificazione circa il 70% dei polifenoli contenuti nell’uva resta nelle vinacce (buccia e vinaccioli), si è pensato di riutilizzare proprio questo materiale come interessante risorsa di antiossidanti naturali, utili per le applicazioni in farmacologia e cosmesi.
MECCANISMO DI AZIONE
Le motivazioni per cui i fenoli vengono considerati utili per l’organismo umano, sono moltissime.
Stiamo parlando degli antiossidanti per eccellenza: i fenoli, infatti, agiscono contrastando lo stress ossidativo causato da raggi UV, inquinamento, fumo, alcool e stress fisico. Tutte queste condizioni negative portano alla formazione dei tanto temuti radicali liberi, atomi e molecole particolarmente attivi ed instabili, capaci di innescare una reazione a catena in grado di danneggiare le strutture cellulari.
I fenoli sono in grado di interrompere le reazioni di autossidazione (che avvengono tra l’ossigeno atmosferico ed i composti organici) che causano la degradazione di alcune componenti lipidiche e proteiche cellulari e che possono portare all’innesco di processi infiammatori.
Grazie alla loro azione anti-radicalica, contrastano l’invecchiamento cellulare precoce e il foto-invecchiamento, e dunque concorrono alla limitazione dei danni causati dai raggi UV, quelli che determinano nella pelle la comparsa delle tanto temute rughe.
Secondo alcuni studi di laboratorio, è stato dimostrato che l’estratto di Vitis vinifera, se aggiunto a colture di cheratinociti umani, mostra proprietà antiossidanti, anche superiori di quelle, già conosciute, delle vitamine E e C. Gli stessi studi hanno, inoltre, evidenziato una diminuzione dei livelli di radicali liberi nelle cellule prese in esame (trovi ulteriori dettagli nelle fonti sottostanti).
Del resto, vi sono alcuni fenoli come la quercetina, le procianidine oppure il resveratrolo, (contenuti nell’uva e in altre specie vegetali) il cui effetto antiaging è stato ampiamente dimostrato.
Per questo motivo, i cosmetici contenenti fenoli possono essere considerati efficienti nella prevenzione dell’invecchiamento della pelle.
Inoltre, le proantocianidine contenute nei semi dell’uva posseggono un’azione antinfiammatoria molto elevata poiché limitano i radicali liberi e inibiscono la formazione di citochine pro infiammatorie.
In commercio ci sono molti cosmetici contenenti principi attivi, a base di uva, ottenuti a partire dal fusto, dalle foglie, dalla polpa e buccia degli acini.
Un vero e proprio concentrato di benessere a disposizione della nostra pelle: provare per credere!
Vuoi sapere di più sull’argomento? Lascia un commento o scrivici una mail a academy@galacosmetici.com con le tue richieste, saremo felici di accontentarti!
ps: i nostri racconti sono tutti frutto di uno studio attento e dettagliato delle fonti. Nel caso in cui trovassi inesattezze oppure desiderassi puntualizzare qualcosa, ti invitiamo a scriverci: non siamo qui per insegnare soltanto ma per imparare soprattutto, insieme!
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