IL NOSTRO ECOMONDO: COM’È ANDATA?

È calato il sipario sull’edizione numero ventitré di Ecomondo. Attraverso questo articolo, ci piacerebbe condividere con voi le nostre esperienze in fiera. Intendiamo raccontarvi dei quattro giorni di manifestazione che hanno riguardato Ecomondo, Key Energy e Sal.Ve e che hanno visto un’intensa partecipazione e l’alternanza di eventi e conferenze di notevole interesse.

La manifestazione tenutasi durante la scorsa settimana, lo ricordiamo, ha compreso non solo Ecomondo ma anche Key Energy e Sal.Ve. Si tratta, rispettivamente, del salone dedicato all’economia green e circolare, di quello ospitante la filiera delle energie rinnovabili e poi il biennale Sal.Ve, che raggruppa veicoli per l’ambiente e per l’ecologia. Ecomondo, assieme alle altre realtà, ha occupato i 129.000 mq del quartiere fieristico riminese e ha accolto 1300 aziende espositrici provenienti da 30 Paesi.

La fiera Ecomondo ha registrato un aumento del 24% della partecipazione degli operatori internazionali rispetto al 2018 e il giudizio degli espositori è stato molto positivo. Come ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa il giorno dell’inaugurazione “Con grande orgoglio italiano vengo per la seconda volta ad inaugurare Ecomondo, la manifestazione più importante al mondo sul green e le tecnologie ambientali, che cresce ogni anno. Vuol dire che l’Italia c’è, sul panorama internazionale e non solo europeo. Ecomondo è il luogo del dialogo e del confronto e come Ministro dell’Ambiente sono qui per dialogare in termini sostanziali e non solo formali, girando per gli stand, confrontandomi con le aziende, per realizzare insieme una visione in cui economia e ambiente crescano all’unisono” (1).

La superficie fieristica di Ecomondo è stata suddivisa in sei settori: rifiuti e risorse, bonifica e rischio idrogeologico, bioeconomia circolare, acqua, circular city e mobility e l’ultimo dedicato all’energia.

L’aspetto per noi più interessante è stato il ricco programma, con 150 seminari di spessore internazionale tenuti da mille relatori, che hanno contribuito ad un dibattito di alto livello per contenuti e partecipazione. Il programma degli eventi di Ecomondo è stato definito dal Comitato Scientifico, presieduto dal Professor Fabio Fava dell’Università degli studi di Bologna, e si è focalizzato sugli approfondimenti intorno a tutti i temi, tra cui gli aspetti scientifici, applicativi, normativi, di argomenti attuali come lo sviluppo dell’economia circolare, il Mare Mediterraneo e la blue economy, innovazione 4.0, imballaggi, gestione sostenibile dell’acqua, rifiuti, biogas e rigenerazione del suolo.

Il Professor Fabio Fava, ci ha tenuto a spiegare che: “L’economia circolare, tema su cui Ecomondo si concentra da alcuni anni, è oggi diventato il grande tema delle nazioni, dell’Europa, dei continenti. Il processo che conduce al nuovo modello è in via di definizione e adozione ma è necessario mantenere una visione a lungo termine che solo un luogo d’incontro e di condivisione come Ecomondo può garantire: alla manifestazione convivono contenuti di ricerca ed innovazione, regolamentazione e policy, e vengono illustrate esperienze industriali di primo livello internazionale, unitamente alle reali opportunità di finanziamento” (1).

VEDIAMO INSIEME, IN SINTESI, GLI ARGOMENTI PRINCIPALI TRATTATI NELLE CONFERENZE

CIRCULAR ENERGY

Per quanto riguarda il tema della circular economy, l’Italia è in Europa il Paese con il più alto indice di circolarità: nelle conferenze sono stati messi in evidenza gli strumenti, i processi e i modelli finanziari indispensabili per agevolare e riprogettare l’ecosistema industriale in linea con il paradigma dell’economia circolare e per promuovere e diffondere l’eccellenza italiana nel fare economia circolare.

PLASTICA

Un tema molto sentito è stato quello della plastica e, in particolar modo, quello della strategia Italiana per la plastica: le conferenze hanno avuto lo scopo di presentare la rivoluzione in atto da parte dell’industria degli imballaggi, per quanto riguarda il design delle confezioni, i processi logistici, l’utilizzo di materie prime alternative. Rivoluzione che sia in grado di rispondere, rapidamente, ai cambiamenti legislativi e ambientali dettati dalla situazione globale. Allo stesso modo, si è fatto il punto sulle azioni che sono state compiute per monitorare, prevenire e mitigare il marine litter, ossia il rilascio di plastiche nel mare, riguardante principalmente il Mediterraneo. La regione Emilia Romagna, definita la packaging valley europea, è uno dei territori più coinvolti nel settore a livello internazionale. L’Italia è all’avanguardia anche in merito al settore delle bioplastiche, biodegradabili e compostabili, che sono strettamente connesse alla raccolta del rifiuto organico, al compostaggio industriale e all’agricoltura.

ACQUA

Per quanto riguarda l’acqua, la fiera ha previsto una sezione dedicata, la Global Water Expo, affiancata da una serie di conferenze mediate dal professore Francesco Fatone, dell’Università Politecnica delle Marche, referente per il settore “acqua” nel Comitato Tecnico-Scientifico di Ecomondo. Questi eventi sono stati un’occasione di confronto e approfondimento relativi al settore idrico, dalla captazione delle acque al loro ritorno nell’ambiente.

RIFIUTI

Il tema principale discusso in Ecomondo è stato il ciclo di vita dei prodotti: si è parlato di come ottimizzare e utilizzare i rifiuti e di quali siano le soluzioni innovative che possono contribuire ad aumentare efficienza, flessibilità e sostenibilità economica e finanziaria lungo tutta la filiera della gestione e valorizzazione dei rifiuti.

Prima di dare l’appuntamento al prossimo anno (la prossima edizione di Ecomondo e Key Energy si svolgerà dal 3 al 6 novembre 2020, presso la Fiera di Rimini), vi vogliamo lasciare con un nostro commento.

In fiera, durante l’intera manifestazione, si è respirato un clima positivo e ottimista. La percezione è che i vari espositori, e tutti coloro che si occupano da tempo di questi temi, siano felici che il tema della sostenibilità ambientale sia argomento di cui si parli, si discuta e per cui si cerchino soluzioni.
Vogliamo augurarci che questo accada perché tutti abbiamo capito che quella della corretta gestione ambientale, è una questione cruciale a cui dobbiamo necessariamente porre attenzione. L’altro lato della medaglia, sta racchiuso in due domande, che abbiamo rivolto a noi stesse e che adesso rivolgiamo anche a tutti voi:

  • adesso che quello ambientale è un argomento cool, trendy, di moda, quanti saranno gli ecologisti e gli ambientalisti dell’ultimo minuto?
  • Come riconoscere chi crede, profondamente, all’importanza di questo tema?

La risposta, in maniera un po’ audace, secondo noi sta tutta in un’altra domanda.
Ve la lasciamo, magari farà pensare anche voi.
A cosa siamo disposti a rinunciare per salvare il nostro mondo?
Come diceva Renzo Arbore nel 1980, “Meditate gente, meditate”!

FONTI

  • Press kit Italian Exibition Group

FOTO

  • Ecomondo.com;
  • Pixabay.

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